La rassegna offrirà anche momenti dedicati alla gastronomia d’eccellenza per favorire la comunicazione tra aziende e giornalisti partecipanti. La necessità di affiancare alle degustazioni e seminari sul vino anche incontri gastronomici nasce dalla curiosità della stampa straniera di conoscere approfonditamente le radici culturali e culinarie della regione. Si comincerà il 29 marzo con un incontro con tutti i produttori delle cinque province campane par-tecipanti alla rassegna presso il ristorante “Le Macine” di UNA Hotel “Il Molino” di Benevento, sede della manifestazione. Ad accogliere gli ospiti sarà lo Chef Angelo D’Amico, de “Le Macine”, già a fianco di Carlo Cracco e Antonello Colonna.
D’Amico per primo avrà il compito di rappresen-tare la cucina regionale agli ospiti: tecnica e tradizione mediterranea nel piatto, attraverso l’utilizzo di materie prime locali, la valorizzazione della pasta e dei legumi, come il fagiolo di Prata, coltivato a 700 metri sul Taburno. Il giorno successivo si cambia provincia per immergersi nella tipicità partenopea presso “Le Parùle” di Ercolano del patròn e pizzaiolo Giuseppe Pignalosa che si cimenterà i prodotti dell’orto, il pomodorino del piennolo del Vesuvio, la mozzarella di bufala, la papaccella. Giovedì 31 marzo toccherà alla provincia di Avellino ospitare Campania Stories 2016, presso il “Megaron” a Paternopoli dove lo chef Valentina Martone ha fatto del chilometro zero una filosofia culinaria imprescindibile: gran parte delle materie utilizzate provengono dall’orto di famiglia, il suo tocco è delicato e mirato ad esaltare l’ingrediente.
In questo territorio va di scena il tartufo nero di Bagnoli, l’olio Ravece, la stracciata di Montella e il pane ottenuto dalla lavorazione e selezione di farine locali. Venerdì 1 aprile si approda nella provincia di Casertana presso “Le Colonne Marziale” della stellata Rosanna Marziale, ambasciatrice della mozzarella di bufala Campana in Italia e nel mondo. La sua cucina porta in tavola i migliori prodotti della zona sapientemente elaborati per celebrarne il gusto, grazie alla continua ricerca, alla tecnica e all’amore per il territorio casertano.
Eduardo Cagnazzi