L’evento che ha visto la partecipazione di una nutrita delegazione iraniana, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e aziende locali, è stato occasione per firmare un nuovo accordo tra il porto di Trieste e l’Alto Consiglio che gestisce le sette Zone Franche della Repubblica Islamica dell’Iran, dopo i primi tre accordi sottoscritti di recente con la compagnia di bandiera IRISL (Islamic Republic of Iran Shipping Lines) e la Port & Maritime Organization (ente governativo con compiti di coordinamento sulla gestione dei porti iraniani).
“Trieste in questo momento è il punto di riferimento in Italia per l’Iran dal punto di vista commerciale, finanziario, logistico e portuale” – ha affermato D’Agostino.L’accordo si pone l’obiettivo di rafforzare gli scambi commerciali tra lo scalo giuliano ed i porti iraniani, grazie ai vantaggi fiscali derivanti dal regime giuridico del Porto Franco di Trieste. Fondamentali ai fini del Memorandum, saranno anche lo scambio di best practice e dati rilevanti in merito alle diverse politiche di gestione delle Free Zone nei due Paesi.
E proprio su quest’ultimo punto D’agostino ha rilevato come “la firma di oggi sancisce la volontà e la capacità del nostro porto di coinvolgere soggetti internazionali nelle attività di rilancio del Punto Franco di Trieste. Nella strategia di sviluppo delle nostre attività dei punti franchi c’è bisogno di creare una partnership internazionale con un soggetto che abbia esperienza di livello nel settore”.
Per Fabrizio Zerbini, presidente dell’Associazione Nazionale Terminalisti Portuali FVG: “Grazie al lavoro portato avanti in questi mesi dalle istituzioni, in particolare dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall'Autorità portuale di Trieste, è stata avviata una collaborazione concreta tra lo scalo triestino e l'Iran. Ora si aprono nuove prospettive per i traffici, oltre che per i contenitori, per l'impiantistica, il Ro-Ro e il petrolio”.