La Centrale Operativa della Guardia Costiera ha avviato, così, le operazioni di soccorso da Roma, dapprima con un messaggio circolare via satellite con cui ha allertato tutte le possibili unità in transito in quel punto dell'Oceano Atlantico e, nel contempo, attraverso i propri sistemi satellitari di monitoraggio, mediante i quali ha potuto individuare le unità più prossime al "Tarabaralla", reperendone i contatti e passando tutte le preziose informazioni all'autorità marittima della Martinica che ha successivamente coordinato il soccorso all'imbarcazione.
L'autorità martinicana ha potuto così dirottare sul punto una delle unità segnalatele dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, il trialbero olandese "Oosterschelde", una nave scuola-museo di inizio secolo dello stato olandese, che, dopo diverse ore di impervia navigazione, è riuscito a raggiungere l'unità "Tarabaralla", affondata subito dopo, riuscendo a salvare il malcapitato velista. L'unità olandese con a bordo il velista italiano è ora diretta verso Martinique.