11 febbraio 2016 - Il primato sui container; la crescente importanza del traffico dei rotabili; i tassi occupazionali in crescita e un porto di nuovo attore nello scacchiere internazionale: il commissario Gallanti, in una conferenza stampa organizzata stamani a Palazzo Rosciano, rivendica i risultati raggiunti in questi anni, e lo fa ponendo l’accento su un porto, quello di Livorno, che ha finalmente riacceso il motore e punta la prua verso nuovi traguardi.
«Se il 2015 è stato l’anno del Piano Regolatore Portuale e della prima fase della Piattaforma Europa, il 2016 sarà l’anno dei rotabili - dichiara il segretario generale dell’APL, Massimo Provinciali - I Ro/Ro rimangono il traffico quantitativamente più importante per il nostro porto, che – lo dimostrano gli ultimi episodi – è diventato troppo piccolo per le esigenze di armatori come Moby e Grimaldi».
Ecco perché diventa prioritario offrire nuove risposte e soluzioni. Quali? Provinciali lo dichiara apertamente:
«Dobbiamo puntare a realizzare anche il secondo modulo della Piattaforma Europa, che prevede di destinare il terrapieno Nord alle autostrade del Mare. Si tratterebbe di una infrastruttura molto più facile da realizzare rispetto a quella dedicata ai container: in fin dei conti, i rotabili hanno bisogno di poco: basta un accosto poppiero e uno spazio per parcheggiare i trailer».
Si tratta di consuntivo tutto giocato sulle differenze tra i volumi di traffico del 2015 e quelli totalizzati nell’anno dei record, il 2008:
«È vero – ammonisce Gallanti – che il 2008, specialmente per il Terminal Darsena Toscana, è stato un anno irripetibile, ma è anche vero che quei risultati furono pesantemente condizionati dal blocco delle operazioni al Vte di Voltri, causato dal malfunzionamento del sistema informatico Vte Cosmos».
Anche l’incidenza delle operazioni di transhipment sulla movimentazione totale, che nel 2008 risultava pari al 10,5% e che sette anni dopo è arrivata a pesare per un quarto del totale dei container sbarcati e imbarcati, va vista alla luce dei risultati raggiunti in questo comparto. L’ex presidente del Porto di Genova indica ancora una volta i dati statistici:
«Se escludiamo i trasbordi – afferma - abbiamo movimentato 584 mila Teus, quasi 64 mila in più rispetto al 2014. Con riferimento ai contenitori pieni, abbiamo movimentato 190mila Teus nello sbarco e quasi 243 mila nell’imbarco. Dietro alle quinte di queste performance non c’è nessun influsso astrale, ma un porto che sta tornando a crescere».