Operazioni portuali a banchina, servizi di stoccaggio e di assistenza import-export, servizi di grande distribuzione e fasi di produzioni a filiera collegate all’Interporto Vespucci: a Livorno tutte queste attività sono coordinate da pochi soggetti, che lavorano in modo sinergico assicurando ai grandi provider della frutta la gestione dell’intero ciclo produttivo.
Secondo il responsabile Ufficio Promozione dell’APL, Roberto Lippi, che nella capitale tedesca ha coordinato i lavori aprendo uno spazio espositivo dedicato al porto della città dei Quattro Mori, è proprio questo il vantaggio competitivo dello scalo labronico rispetto agli altri competitor:
«Dole, Del Monte, Maffco, Bonita e Banana Fruit hanno già scelto il porto quale hub di smistamento per la propria merce e un armatore come Cma-Cgm ha deciso di rafforzare la propria presenza nello scalo con un nuovo servizio tra l’Ecuador e l’Italia: ci sono i presupposti perché Livorno diventi il polo di riferimento nel Mediterraneo per l’ortofrutta», ha detto Lippi.L’obiettivo dichiarato della partecipazione alla kermesse, cui hanno partecipato 2800 espositori e 65 mila visitatori provenienti da tutti i continenti, è stato quello di attivare nuove sinergie e portare a Livorno altri traffici.
Un traguardo ritenuto assolutamente alla portata dai vertici dell’Authority, sia grazie alla presenza nel porto di aree coperte e magazzini refrigerati per l’esercizio delle attività di deposito della merce (il Livorno Reefer Terminal), sia grazie alla vicinanza, a pochi km di distanza dallo scalo livornese, di un’area logistico distributiva ubicata all’Interporto Vespucci e gestita dalla società Cold Storage Customs, che come ha sottolineato Claudio Torchia, dg del gruppo Cft e coespositore dello stand, può contare su 8mila mq di aree coperte, di cui 4600 metri quadri refrigerati.