La nuova start-up opererà online e offline anche tramite piattaforme B2B e B2C e valorizzerà il “prodotto Italia” concentrandosi in particolare su due elementi in grado di trainare l’offerta complessiva: esclusività ed integrazione dell’offerta e innovazione del servizio.
La business idea è chiara: fare di Destination Italia un “polo” leader del turismo incoming, non solo aggregando l’offerta turistica italiana, oggi molto frammentata ed in posizione talvolta subalterna rispetto agli operatori stranieri, ma promuovendola e commercializzandola sui mercati esteri sia direttamente verso i viaggiatori, che indirettamente attraverso operatori esteri come tour operator, agenzie e partner di sistema.
Allo stesso modo, intende valorizzare all’estero gli asset chiave del “sistema Paese”, come appunto il turismo, l’enogastronomia, la moda, moltiplicando le opportunità di viaggio e sviluppando il flusso e lo spending dei visitatori stranieri in Italia.
Oggi il tasso di crescita degli arrivi internazionali è inferiore a quello dei diretti competitor mondiali, incentivandolo i nuovi flussi dall’estero potrebbero raggiungere circa 10 milioni di arrivi addizionali. In ambito ricettivo, inoltre, l’iniziativa potrà generare nuovo business in termini di maggior fatturato e redditività, anche grazie al reinvestimento nel settore di parte del fatturato generato. Eduardo Cagnazzi