Questo – afferma con forza Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - è stato il risultato di Schengen e del mix negativo di paradossi politici e scelte inadeguate. La mancata armonizzazione fiscale e normativa, un mercato cannibalizzato da operatori low cost e spesso “fuori-legge” con vittime predestinate le imprese dei paesi piú sviluppati, la totale incapacità di porre in essere un sistema di controlli che proteggesse le aziende sane... Sono – secondo Trasportounito – solo alcune fra le piú evidenti cause del fallimento di Schengen e della politica europea nel trasporto su gomma.
“Oggi – conclude Longo - tornare a parlare di Schengen per l'autotrasporto italiano equivale a chiudere la stalla quando i buoi che sono ormai usciti. Un dato per tutti: il 30% dei lavoratori dell’autotrasporto italiano provengono dall’est europeo”.