Al tavolo erano presenti il Sindaco Sean Wheeler, il presidente del Cip, Pasquale Taula, il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna, Pietro Preziosi, il comandante della Capitaneria di porto, Paolo Bianca, il Direttore Generale dell’Assessorato regionale dei Trasporti, Gabriella Massidda, e il Direttore del Servizio Demanio della Regione, Giuseppe Deligia.
Un confronto durante cui è stata ribadita la centralità dello scalo di Porto Torres, già oggi meta di traffici internazionali e possibile nuovo punto di riferimento per le attività di transhipment in appoggio ai quindici porti che si snodano tra la Spagna e il sud Italia, da Valencia a Salerno, passando per Tolone e Livorno.
Il progetto Optimed prevede la costruzione di una rete di trasporto che farà riferimento sia allo scalo turritano che a quello di Beirut, con frequenze pianificate, regolari e affidabili, tempi di consegna e costi più competitivi, percorrenze via terra ridotte e incremento della sostenibilità ambientale. Si punta, attraverso la progettazione preliminare, alla riorganizzazione delle aree e delle strutture portuali con l’obiettivo di migliorare le prestazioni come hub Ro-Ro nella rete del trasporto merci.
Ad esso si affiancherà una piattaforma logistica virtuale per supportare la nuova rete commerciale con cui gli operatori potranno pianificare le spedizioni, valutando al meglio opzioni di trasporto, diversi itinerari, date di partenza, tempi di percorrenza, frequenze di servizio, costi di trasporto. Si potranno erogare servizi di prenotazione online, itinerari di costo minimo, stime dei ritardi dei tempi di consegna in funzione della variazione della domanda e delle condizioni meteo marine.