28 dicembre 2015 - Boom di domande di aspiranti imprenditrici per il bando Start up promosso dalla Camera di commercio di Ferrara in collaborazione con il Comitato per l'imprenditoria femminile. L'iniziativa, partita il 15 dicembre scorso, prevede apposite risorse volte a finanziare, in particolare, le spese sostenute per parcelle notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, la redazione del progetto d’impresa, la consulenza specialistica nelle aree del marketing, della logistica, della produzione, del personale, dell’organizzazione, dei sistemi informativi, economico-finanziaria e della contrattualistica, le analisi di mercato, l'implementazione del sito Internet aziendale, il deposito di Marchi e Brevetti e l'installazione di sistemi di video sorveglianza. Creare insomma un vivaio, una sorta di ambiente protetto, dove giovani imprenditrici il pallino del business possano coltivare le loro idee e metterle in pratica, utilizzando gli strumenti che pubblico e privato mettono a disposizione.
Secondo Gisella Ferri, presidente del Comitato provinciale per l'imprenditoria femminile “le tante richieste di informazione già pervenute vanno al di là delle nostre aspettative. Non ci attendevamo, infatti, di trovare un numero così alto di giovani aspiranti imprenditrici pronte a mettersi in gioco e a scommettere su sé stesse per realizzare quel benessere che è stato così duramente minacciato dalla crisi. Come insegnano tante storie di successo, il momento migliore per mettere in piedi un’azienda è muoversi mentre tutti gli altri sono fermi. Un obiettivo – ha concluso Ferri - che si persegue sempre più contando sulle proprie competenze e le proprie abilità. Guardando al mercato e prendendo su di sé, consapevolmente, il rischio di fare impresa”.
Numeri alla mano, nei primi sei mesi di quest'anno, le imprese rosa costituiscono il 22,6% dell’universo imprenditoriale ferrarese, ma è una realtà che sta mostrando di sapersi fare strada rapidamente. All’anagrafe delle imprese, infatti, circa il 62% delle aziende femminili ha meno di 15 anni e ha conquistato, via via, un peso maggiore sul tessuto produttivo. Le imprese nate dal 2010 in poi, infatti, incidono per quasi il 29% sul totale delle imprese registrate nello stesso periodo, oltre 5 punti percentuali in più rispetto alla media generale. L’imprenditoria al femminile, poi, si presenta più cosmopolita. A Ferrara 8 donne alla guida d’impresa su 100 parlano straniero (contro il 6,6 del totale imprese). Sono 656 le aziende femminili straniere ferraresi, circa metà delle quali localizzate nel comune capoluogo. Il tasso di femminilizzazione raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media in settori quali servizi alla persona (60,1%), sanità e assistenza sociale (41,2%), attività turistiche (37,2%), nella voce “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (29,5%), commercio (27,9%) e nelle filiere agroalimentari.