Il format innovativo proposto da Seafuture è in grado di attivare una piattaforma di business e confronto tecnico-scientifico che avvicina i big player (Marine Militari e grandi imprese, armatori navali e diporto) alle piccole e medie imprese fornitrici attraverso le parole chiave “dual-use – new technology – refit/retrofit” coinvolgendo i centri di ricerca e le università.
Il contenimento dei costi e l’efficienza rappresentano parole strategiche per il settore della Difesa e Seafuture intende promuovere la rinnovata dualità operativa e commerciale della Marina Militare che, supportata da indotti locali di imprese altamente qualificate, è in grado di offrire le capacità produttive dei propri stabilimenti, dei propri bacini di carenaggio e delle banchine per attività di refit/retrofit su imbarcazioni civili e militari oltre la vendita di navi dismesse nazionali a Marine Militari estere.
A spiegare a Roma i dettagli di Seafuture, che lo scorso anno portò alla Spezia imprese e Marine di tutto il mondo, sono stati Cristiana Pagni, Presidente La Spezia Eps, l’Ammiraglio di Divisione Antonio Natale, Capo del 7° Reparto dello Stato Maggiore Marina, e il Contrammiraglio Pasquale De Candia, Capo del Reparto di Ingegneria Logistica del Comando Logistica della Marina Militare.
“Le Marine estere – ha confermato Pagni – si sono dette molto interessate ai temi oggetto della rassegna”.
L’edizione 2016 prevedrà: incontri bilaterali altamente qualificati tra main contractors/marine estere e suppliers, un’area espositiva presso gli storici hangar dell’Arsenale e nei bacini antistanti, conferenze e workshop ad alto contenuto tecnico-scientifico, premiazione per le migliori innovazioni negli ambiti new technology, design e ambiente.