L’incontro è stato anche l’occasione per una revisione di tutti gli asset di Eni in Egitto allo scopo di massimizzare la produzione nel Paese, con un particolare focus sulla scoperta di Nooros che, con l’entrata in produzione del secondo pozzo, raggiungerà il potenziale di 5MMmc/g. Inoltre, si è discusso delle prospettive che si aprirebbero a seguito dello sviluppo di un hub del gas nel Mar Mediterraneo Orientale, che permetterebbe di mettere a fattor comune le infrastrutture di trasporto e di export egiziane con le altre scoperte limitrofe dell'area, come quelle di Cipro e di Israele.
Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC, ed è stata storicamente precursore nell’esplorazione e sfruttamento delle risorse gas nel paese fin dalla scoperta del Campo di Abu Maadi nel 1967. La società è il principale produttore di idrocarburi nel Paese con una produzione equity di circa 190 mila barili di olio equivalente al giorno.