Nell'occasione verranno presentate le possibilità che deriveranno dalla riconversione del Porto Vecchio in termini di sviluppo di nuovi business per le imprese del Nord-Est. Zeno D’Agostino, Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Trieste ha così commentato:
“Oggi la quasi totalità dei traffici del porto di Trieste è estero su estero. Un fattore connotante per l'unico scalo a vocazione internazionale d’Italia. Questo dato positivo però fa riflettere sul fatto che ad oggi il porto non ha sviluppato appieno le sue potenzialità a servizio della manifattura del Nord-Est. Grazie agli ottimi collegamenti ferroviari e stradali, il porto è perfettamente collegato alla rete logistica del Friuli Venezia Giulia. Fernetti, Cervignano, Pordenone possono essere il naturale retroporto di Trieste.
Solo un’integrazione efficiente tra le infrastrutture a mare e a terra può portare dei vantaggi per il territorio e delle ricadute economiche per le realtà produttive che vi sono insediate e con cui dobbiamo dialogare maggiormente. In questo contesto, Pordenone, città ponte tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, diventa il luogo ideale da cui partire per raccontare come stiamo lavorando a Trieste”.