Dopo aver attentamente valutato diverse opzioni di investimento, il vertice del Gruppo Grimaldi ha deciso di acquistare dal fondo pensionistico finlandese Keskinäinen Eläkevakuutusyhtiö Ilmarinen 5.449.032 azioni ordinarie Finnlines, che corrispondono al 10,58% del capitale azionario, per un importo complessivo di € 96.992.769,60. Attraverso tale operazione, il Gruppo Grimaldi detiene oggi il 91,32% del capitale azionario di Finnlines, tramite le sue varie società.
Gli ottimi risultati economici recentemente registrati dalla Finnlines hanno spinto il gruppo armatoriale napoletano a consolidare il proprio investimento nella società finlandese piuttosto che veicolarlo verso altre realtà imprenditoriali. E’ un segnale di grande fiducia verso la società figlia che ha registrato nel 2014 e 2015 dei risultati molto soddisfacenti.
Il primo semestre del 2015 si è dimostrato proficuo per Finnlines che ha registrato un fatturato di Euro 252 milioni, un EBITDA di Euro 51,5 milioni ed un utile netto di Euro 16,4 milioni (+ 9,2%).
In particolare, il risultato della Finnlines per il secondo trimestre dell'anno è il migliore in assoluto negli ultimi 10 anni con un fatturato di Euro 135,20 milioni, un EBITDA di Euro 33,80 milioni ed un utile netto di Euro 15,80 milioni (+ 7,3%). Queste cifre sono una forte indicazione che la società ha adottato in modo proattivo le misure giuste per consolidare la propria posizione sul mercato.
Le eccezionali performance finanziarie di Finnlines, quotata alla borsa di Helsinki, sono state anche recentemente riconosciute dagli analisti di Marine Money International nella pubblicazione annuale sulle migliori società di navigazione quotate in borsa, dove la società finlandese si è classificata tra le prime dieci posizioni.
Con una delle maggiori flotte di navi ro/ro e ro/pax, la Finnlines è l’operatore leader nel trasporto ro/ro e passeggeri nel Mar Baltico e Mare del Nord offrendo una fitta rete di autostrade del mare tra Belgio, Estonia, Finlandia, Germania, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Russia.