Una delle questioni affrontate nel corso dell’incontro, considerata prioritaria dall’Ecsa, è stata quella relativa all'estensione della zona di libero scambio di Shanghai ad altri 5 porti. In queste zone, le navi controllate da interessi cinesi possono trasportare merci tra i porti cinesi battendo bandiera sia cinese che estera.
Gli armatori europei sono preoccupati in quanto questo regime pone le imprese Ue in una posizione di ulteriore svantaggio rispetto alle imprese cinesi, in quanto prima le navi che trasportavano merci tra porti cinesi dovevano essere sia di proprietà che di bandiera cinese.
Questa regola diverge anche dalla prassi internazionale che prevede come condizioni di accesso al mercato o la bandiera della nave o la nazionalità del proprietario della nave. Il 13° Meeting si terrà in Cina nell’autunno 2016.