Nella location principale dell’evento, Palazzo dei Priori a Viterbo (piazza del Plebiscito), continuano gli approfondimenti sulla vita quotidiana degli Etruschi, sui progetti di studio e di recupero dei numerosi siti sparsi nel territorio e sulla possibile valorizzazione turistica. Da segnalare tra gli altri l’incontro in programma alle 11 nella Sala Regia e dedicato ad uno dei grandi misteri irrisolti: “La scoperta del Fanum Voltumnae (il santuario federale della Lega Etrusca) da Vetus Urbs alle due Volsinii” a cura di Pietro Tamburini, direttore del museo territoriale del lago di Bolsena. Il Fanum Voltumnae è sempre sfuggito a ogni tentativo di identificazione.
Il motivo è semplice: si è sempre cercato un grande tempio collocato in una posizione elevata, a dominio di una vasta area. Niente di più sbagliato. Sarebbe bastato prendere a esempio il santuario panellenico di Olimpia per avere un’idea di come e dove dove sse essere il santuario di tutti gli Etruschi. Da quindici anni il Fanum Voltumnae è in corso di scavo proprio là dove le fonti classiche ne suggerivano la presenza.
Durante la giornata si parlerà anche di vie cave etrusche, del museo archeologico di Barbarano Romano, del nuovo museo civico di Nepi, delle nuove scoperte nella necropoli di Norchia, ma anche di cultura villanoviana e delle antiche terme di Viterbo. Da non perdere per gli appassionati del genere l’appuntamento con quella che è stato finora il vero filo conduttore dell’Anno degli Etruschi: la passeggiata racconto “all’etrusca”, a cura di Antonello Ricci e Davide Ghaleb editore. Stavolta si andrà alla scoperta dell’antica Bisenzio, nei pressi di Capodimonte.
Conduce Antonello Ricci, pillole storico-archeologiche di Andrea Babbi, ricerca testi e performance a cura di Dario Rossi (in collaborazione con Lorenza Bernini), letture di Pietro Benedetti e Olindo Cicchetti, percussioni Roberto Pecci. Appuntamento alle 10 ai piedi di monte Bisenzio nel comune di Capodimonte. Alla stessa ora e poco distante si ripete la passeggita racconto a Grotte di Castro, a cura del Gruppo Archeologico Castrum Cryptarum e del Museo Civita.