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UCINA per la prima volta alla Camera dei Deputati


Si è svolto presso la Camera dei Deputati il convegno “Turismo Nautico Ricchezza del Paese”, importante incontro tra industria e politica, organizzato dal Partito Democratico alla vigilia della discussione in Aula della Legge Delega per la riforma del Codice della Nautica da Diporto e della presentazione della Legge Finanziaria.

L’ampio panel degli interventi ha visto alternarsi sul palco coordinati da Gianluca Benamati, capogruppo PD in commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, esponenti del Partito Democratico, del Governo e di UCINA Confindustria Nautica. Soddisfazione del Presidente di Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria.
“E’ la prima volta che un convegno sulla nautica entra alla Camera – ha detto - E’ un fatto straordinario e tangibile di un concreto cambio di atteggiamento della politica, frutto certamente di nuove sensibilità e anche del proficuo lavoro svolto da UCINA Confindustria Nautica in questi ultimi anni. Al Salone presenteremo una ricerca della Fondazione Symbola che ritocca il moltiplicatore di occupazione della nautica, prima fermo al 6,4% che mostrerà valori a due cifre. Per questo la nautica deve essere un argomento di cui questo paese discute per trarne beneficio”.
 Silvia Fregolent Vice Presidente del Gruppo PD della Camera dei Deputati ha ricordato come:
 “sia necessario dare del nostro Paese un’immagine pulita e bella, la politica ha una grossa responsabilità, ogni scandalo che viene prodotto dalla classe dirigente è un boomerang, ogni successo si trasforma subito in consenso. Raccontare la bellezza dell’Italia non è una favola, è la realtà; oggi la politica è qui per ascoltarvi perché ci rendete orgogliosi nel mondo”. 
Andrea Razeto, Vice Presidente UCINA, ha raccontato il percorso imprenditoriale della sua famiglia attraverso gli ultimi decenni e di come la volontà di esprimere qualità in nome del made in Italy sia stata determinante.

Una ricerca dell’Osservatorio Nautico Nazionale chiarisce alcuni valori economici, spesso sottovalutati, della nautica da diporto. Per un Paese alla ricerca della ripresa indica una strada importante. Queste alcune cifre: per ogni 3,8 barche si crea un posto di lavoro; per ogni addetto alla costruzione si creano 6,5 posti di lavoro nell’indotto.

 I diportisti sono tra i “turisti” più interessanti per spesa giornaliera distribuita sul territorio, che arriva a superare i cento euro pro capite al giorno. Il contributo al Pil del turismo nautico è di 1,5 miliardi, che purtroppo non sono distribuiti in maniera uniforme sulle nostre coste. Ma il numero che ha fatto più impressione è quello sui controlli in mare: i diportisti sono controllati in media una volta ogni 180 giorni mentre gli automobilisti lo sono ogni 5.400.

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