I depositi bancari risultano in crescita (+1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), per un totale di 11,7 miliardi di euro. L’aumento dei depositi nella provincia è tuttavia ancora inferiore rispetto all’analoga variazione positiva che si verifica in Italia (+5,6%), ma in linea con quella registrata in Emilia Romagna (+1,5%). Prosegue, parallelamente, il calo degli impieghi vivi (impieghi al netto delle sofferenze) alle imprese e alle famiglie reggiane (- 1,4%) che raggiungono un valore complessivo che supera i 19 miliardi.
La flessione viene confermata anche a livello nazionale e per il mese di luglio, con dati ABI che parlano di un -0,1%. Il rapporto tra sofferenze e impieghi continua a salire, con riferimento al primo trimestre 2015, attestandosi al 10,24%; dato in linea in regione Emilia Romagna ma di oltre mezzo punto superiore al valore registrato in Italia (9,51%). Con impieghi in calo e risparmi in crescita, rimane ovviamente in flessione, ormai costante dal 2011, il grado di propensione della provincia di Reggio Emilia agli investimenti. Il rapporto tra impieghi e depositi, infatti, si attesta al 30 giugno 2015 a 183,9 punti rispetto ai 265,6 del giugno 2011. Il dato, sebbene in calo, risulta comunque ben superiore a quello registrato in Emilia Romagna (141,2) ed in Italia (133,6).