La barca della Marina militare ha, usando un termine tecnico, “disalberato”: l’albero si è spezzato rendendo impossibile continuare la regata, senza tentare una riparazione d’emergenza. Lo skipper della Marina ha deciso di non accettare l’offerta del comitato di regata di abbandonare l’imbarcazione ed essere recuperato, ma ha voluto continuare la regata.
La sua abilità ha permesso alla barca di entrare a La Coruna approntando una velatura di emergenza e riuscendo a navigare in condizioni estreme, a lenta andatura e con mare mosso. In porto a La Coruna lo aspettava la co-skipper di Pegaso 883, Giovanna Valsecchi in attesa che dalla sezione velica di La Spezia arrivi un albero di riserva in dotazione per tentare di far ripartire Pegaso entro le 72 ore concesse dal regolamento della regata.