I piatti inoltre verranno preparati con l’utilizzo esclusivo di prodotti locali forniti da 12 imprese agricole ed agroalimentari della provincia. Eccellenza qualitativa, filiera corta, varietà di sapori e prodotti impiegati, tradizione culinaria, rappresentanza di tutte le aree geografiche della provincia pisana sono gli elementi di indubbio valore in campo. Si parte dai ristoratori della città di Pisa per muoversi verso quelli del Valdarno, della Valdera e della Valdicecina.
Nei vari menu proposti si impongono i prodotti della tradizione toscana, dal tartufo ai crostini di fegato, da sua maestà il cinghiale alla chianina, passando per il coniglio e non disdegnando un incontro con il baccalà e il pesce della cucina “povera”.
E inoltre, la pasta, le verdure, i formaggi, i funghi, gli affettati, i dolci, l’olio extravergine e i vini, dal vin santo ai rossi e ai bianchi di pregio fino agli spumanti locali. Insomma, “un aspettare” in buona, anzi buonissima compagnia. Il commento del Presidente Valter Tamburini “L’iniziativa non è stata pensata solo per promuovere il Pisa Food & Wine - afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini - ma per creare un’ulteriore occasione di incontro tra i produttori e le strutture della ristorazione e del turismo, rafforzando in tal modo la filiera.
Diverse indagini hanno infatti evidenziato che molte imprese produttrici e della ristorazione, pur vedendo nella materia prima l’elemento essenziale della propria offerta, non fanno riferimento alla base produttiva agricola locale se non in un terzo dei casi. In altre parole, sono ancora sporadici i contatti tra le produzioni del territorio ed i ristoranti e le strutture ricettive chiamate ad esserne i principali “fruitori”. Per questo motivo la Camera di Commercio di Pisa sta puntando su iniziative, come Aspettando Pisa Food and Wine, che estendano le occasioni di integrazione della filiera.”