“I Confidi non erogano denaro ma prestano solo garanzia alle banche che erogano credito. Quindi affermare che i Confidi "fanno bene" e le banche no, è un non senso”.
A dirlo è Domenico Dal Mas, Direttore Generale di Banca di Ancona – Credito Cooperativo, in riferimento alle considerazioni di Giorgio Cippitelli, Segretario di Confartigianato Marche, sul ruolo dei Confidi, apparse sul Corriere Adriatico del 27 agosto.
“Il Credito non cresce perché il "cavallo non beve" e se "beve" lo fa in assenza di investimenti perché soverchiato da imprese che non lo pagano (insoluti). Sarebbe preferibile intervenire in questo senso moralizzando il mercato” – ha aggiunto Dal Mas.
“Noi notiamo, anche grazie ai favorevoli interessi applicati sulle nuove operazioni e mutui a privati che, nel caso di rating adeguato, lo spread parte dal 2% (1,5% nel caso di mutui a privati).
Facendo i conti con alla mano un Piano di Ammortamento, l'incidenza del costo del denaro è minimale e quindi il costo del denaro di questi tempi non può essere messo in discussione. Certo, esiste un pregresso ma, di fronte ad aziende sane o a clienti particolarmente solvibili, le banche pongono in essere le rivisitazioni delle condizioni”.
“La Banca di Ancona che ha 6 filiali, per 3200 soci complessivi e 49 dipendenti, presenta i seguenti dati con un trend in crescita:
Giugno 2014: credito erogato 184.845.700 euro
Dicembre 2014: credito agevolato 185.032.947 euro
Giugno 2015: credito erogato 187.724.800 euro
“I dati evidenziano una crescita netta dell'1,5% del credito alle Imprese, e sono crediti netti, ovvero al "netto delle rettifiche sui crediti". Il dato di crescita degli impieghi lordo evidenzia quindi una crescita giugno su giugno di oltre il 3%”.
“Nel contempo, il margine da interesse, a riprova della compressione della forbice a favore della clientela, grazie alla continua attenzione posta al cliente-socio non cresce alla stessa velocità, passando dai 2,4 milioni di euro a 1,8 milioni di euro, semestre 2014 su semestre 2015”.