casa, il lavoro e le città; di conseguenza, la necessità di tenere sotto controllo una miriade di dispositivi connessi porterà sotto i riflettori il mercato globale delle apparecchiature di testing e monitoraggio per Internet delle cose. L’utilizzo di comunicazioni machine-to-machine (M2M) – fondamentali per l’implementazione di Internet delle cose – e di moduli che richiedono un minore consumo di energia e di larghezza di banda porteranno con sé diverse sfide, che rappresenteranno un notevole vantaggio per i fornitori di strumenti di testing e monitoraggio.
Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Global Internet of Things Testing and Monitoring Equipment Market”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 346,9 milioni di dollari nel 2014 e stima che questa cifra raggiungerà quota 900,1 milioni di dollari nel 2021. “Poiché il numero in costante aumento di dispositivi collegati allarga il concetto di Internet delle cose, le soluzioni in grado di monitorare, testare e intervenire in modo proattivo sulle anomalie dell’infrastruttura conquisteranno una base di clientela più ampia - afferma Rohan Joy Thomas analista di Frost & Sullivan - L’introduzione di nuovi standard wireless e per i test estenderà i requisiti e favorirà ulteriormente lo sviluppo delle apparecchiature di testing e monitoraggio per Internet delle cose.” Istruire gli utenti finali sull’importanza dell’interoperabilità e sull’esigenza di apparecchiature di testing specializzate è di vitale importanza per il successo nel mercato.
Attualmente, la mancanza di consapevolezza tra gli utenti finali riguardo alla necessità di soluzioni proattive frena l’utilizzo su larga scala delle apparecchiature di testing e monitoraggio per Internet delle cose. Anche l’incapacità degli utenti finali di identificare la soluzione più appropriata tra diversi sistemi identici limita l’adozione. L’elevato investimento di capitale associato all’approvvigionamento di attrezzature e la standardizzazione inadeguata nell’ambito di Internet delle cose rappresentano un’ulteriore sfida.
Le preoccupazioni riguardo agli alti costi di investimento e di standardizzazione dovrebbero diminuire con la maturazione di Internet delle cose negli anni a venire. “I fornitori di questo settore devono colmare le lacune nel proprio portafoglio di prodotti, al fine di facilitare un ambiente di testing aperto e porre le basi per una crescita a lungo termine, - conclude Thomas. - A tal fine, la formazione di alleanze o l’acquisizione di operatori di altre nicchie del settore aiuteranno i fornitori di soluzioni ad estendere i propri orizzonti nel mercato globale delle apparecchiature di testing e monitoraggio per Internet delle cose."