Risorse pubbliche per 160 milioni di euro consentirebbero dunque di riconoscere ai veicoli merci uno sconto secco sui pedaggi del 20 per cento, addirittura superiore all’ammontare massimo consentito
dall’Unione Europea (13 per cento).
Oggi quegli stessi 160 milioni, assegnati al Comitato Centrale
dell’Albo degli Autotrasportatori e concentrati solo su una platea ridotta di destinatari (sono esclusi i veicoli Euro 0 ed Euro 1, i veicoli di imprese che pagano meno di 200 mila euro l’anno di pedaggi e non si associano alle società di servizi, i veicoli che non utilizzano il Telepass, i veicoli dei paesi extraUe) hanno prodotto sconti intorno al 9%. I transiti sulle altre autostrade non risultano ammessi alla riduzione dei pedaggi.
“I conti non tornano – dice Nereo Marcucci, Presidente della Confetra, la Confederazione dei Trasporti e della Logistica – e tutta questa partita richiede doverose spiegazioni”.