"Con il provvedimento interpretativo varato dal ministero – afferma Giovanni Gasparini, presidente
della sezione yacht di Federagenti – si compie, grazie anche all’impegno e alla sensibilità della Direzione Generale del ministero, un deciso passo in avanti anche rispetto alla circolare già in vigore: si riconosce di fatto l’importanza, in aree particolari come la Sardegna e la Liguria che rischiavano di essere tagliate fuori dai benefici del grande turismo nautico, di stabilire nuove regole coerenti con la doppia esigenza primaria di tutelare le aree marine protette, e quella di attirare verso l’Italia flussi, economicamente molto importanti, di diportisti di alta gamma".
Il provvedimento prevede che spetti ai comandanti, all’armatore o proprietario e ai raccomandatari che lo rappresentano il compito di redigere una sorta di autocertificazione nella quale si afferma che lo yacht in questione svolge attività di diporto nautico. La dichiarazioni ed eventuali contratti di noleggio saranno inviati al ministero. Entro il 31 dicembre a un determinato indirizzo del ministero verranno convogliate le dichiarazioni asseverate dalle singole autorità marittime e ciò consentirà di creare un collettore unico per una banca dati in costante aggiornamento del diportismo anche internazionale che fruisce delle coste italiane.