innovazioni di prodotto per l'utilizzo delle foglie e dei limoni non commercializzabili. Dagli scarti del famoso limone di Amalfi, saranno prodotti una crema giorno, shampoo, sapone, deodorante per ambienti e bagnoschiuma.
Al progetto partecipano il consorzio di tutela limone Costa d'Amalfi Igp, quattro imprese agricole del territorio costiero, produttrici tradizionali di limoni, l'azienda Costiera Agrumi, il pasticciere Sal De Riso, l'università degli studi di Salerno, la Dermofarma Italia e la Cia attraverso la società "Agricultura è vita". "In un territorio a vocazione prevalentemente turistica, Filicos va ad assumere un ruolo innovativo e preminente", afferma Carmine Pecoraro, presidente Cia di Salerno.
"La stretta collaborazione tra settori apparentemente distanti tra di loro, quale quello turistico e quello agricolo -prosegue- diventa fondamentale in un periodo in cui entrambi sembrano attraversare una fase di stallo. Negli ultimi anni - aggiunge Pecoraro- in costiera si è infatti assistito a un lento abbandono dei terreni dedicati alla coltivazione dello sfusato amalfitano, affiancato da un fisiologico calo dell'afflusso turistico”. Fi.Li.Cos intende così recuperare questo prodotto e creare reddito per le imprese che lo coltivano.
Eduardo Cagnazzi