Un momnto del convegno, da sinistra Paolo D'Amico, Riccardo Fuochi e Paola Imperiale |
Riccardo Fuochi, in qualità di presidente del Propeller Club di Milano, è intervenuto il giorno 22 giugno scorso in Camera di Commercio al Convegno FEEDING THE PLANET: IL CONTRIBUTO
DELL’ECONOMIA MARITTIMA durante il quale è stato presentato lo studio di Federazione del Mare sui traffici marittimi di materie alimentari. L’intervento di Fuochi ha messo in luce il ruolo
della logistica come supporto strategico per lo shipping. Fuochi ha poi affrontato il delicato tema dell’ ecommerce di prodotti alimentari, illustrando le grandi potenzialità del mercato cinese.
“La logistica italiana per conto terzi continua a crescere e dovrebbe arrivare a superare gli 80 miliardi di giro d'affari nel 2015, in crescita dello 0,9% rispetto ai 79 del 2014.
Il settore sta attraversando una fase di forte espansione con i volumi che sono passati da 71,2 miliardi di euro nel 2009 a 77,3 miliardi nel 2012.
Sempre più aziende hanno fatto ricorso all'outsourcing dei servizi di logistica per ottimizzare il processo e creare valore, la terziarizzazione è passata dal 36,4% del 2009 al 39,1% nel 2012.
Sono vincenti nuovi approcci che richiedono maggiori sinergie tra aziende committenti, fornitori di tecnologia e fornitori di servizi logistici al fine di implementare sistemi innovativi”.
“Nel biennio 2013-2014 si è assisto ad crescente una domanda di servizi logistici avanzati.
Uno di questi servizi è la gestione logistica dell’eCommerce verso il consumatore finale (B2c), esaminato nel 2013 (sempre dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano) su aziende italiane dei settori Fashion e Alimentare, con fatturato superiore a 50 milioni di euro.
La richiesta di immobili logistici nel 2014 è aumentata proprio in considerazione del canale E-Commerce
L’E-Commerce B2c è implementato in diversi modi, non per forza alternativi: vendita indiretta tramite eRetailer, ossia intermediari per le vendite on-line come Amazon (56% dei casi), o vendita diretta attraverso un sito proprio (38% dei casi). Nel 6% dei casi vengono adottate entrambe le strategie.
Quando i produttori si propongono direttamente al consumatore finale – sviluppando in autonomia il sito online e la gestione dei flussi fisici – il ruolo dei fornitori di servizi logistici può essere più ampio.
L’indagine indica che
-il 56% dei committenti si rivolge ai fornitori per la logistica fisica (tra questi vi sono casi interessanti di sviluppo di soluzioni ad-hoc per i magazzini eCommerce),
-il 22% li coinvolge anche per servizi accessori, come gestione dei resi, confezionamento dei prodotti e organizzazione della distribuzione che è tanto più importante quanto più i clienti operano all’estero, oltre che in Italia. “
Ha continuato il presidente Fuochi “L'11% chiede al fornitore logistico la progettazione del sito di eCommerce In un altro 11%, il produttore chiede al fornitore di servizi logistici il supporto anche nella progettazione e sviluppo del sito web, cercando di sfruttare l’esperienza già sviluppata con iniziative simili per altri clienti. In questo caso il fornitore di servizi logistici sviluppa accordi con società IT per lo sviluppo e gestione dei siti internet.
In un ulteriore altro 11% di casi, al fornitore di servizi logistici è affidato l’intero processo di eCommerce.
L’introduzione del canale online richiede inoltre una modifica delle tradizionali modalità distributive. Quando il valore unitario della merce è medio-basso (come nel caso di prodotti alimentari come pasta e riso), l’aumento dei costi di gestione e distribuzione può diventare una forte barriera all’introduzione del servizio.
In comparti dove invece il valore e la specificità dell’offerta sono maggiori (caffè, spirits, olii e vini, dolci), le possibilità di sviluppo sono più forti.”