norma accade per le mamme primipare, cioè al loro primo parto. Ma gli esperti veterinari dello zoo, Pasquale Silvestre e Michele Capasso, hanno monitorato mamma e cucciolo giorno e notte, controllando i livelli di allattamento. E in poco tempo il cammello si è stabilizzato ed ora cresce bene e in salute. Ma non si è deciso ancora il nome, che sarà scelto tra le tante idee inviate sulla pagina facebook dello zoo, dove sarà comunicato quello scelto.
La nascita di un animale è una gioia per lo zoo, spettacolo di tenerezza ma anche educativo, e conoscitivo della razza. Il cammello, è un mammifero erbivoro diffuso in Asia Centrale, con la particolarità di avere due grosse gobbe sul dorso a differenza del dromedario che ne ha una.
La gobba in entrambe le specie svolge la stessa funzione, come riserva di grasso da utilizzare nei periodi di scarsità di cibo, caratteristica che conferisce al cammello la capacità di resistere anche in condizioni ambientali estreme. E come molte specie di ambiente desertico cammelli e dromedari sono in grado di ritenere i liquidi e sono caratterizzati da una limitata sudorazione, cosa che consente loro di sopravvivere senza bere acqua anche per settimane, sostenuti esclusivamente dai liquidi contenuti nelle piante di cui si nutrono.
Infine il week end 13-14 giugno, oltre alle consuete attività della fattoria interattiva, animazione itinerante, spettacoli e face painting, fa parte del programma mensile dedicato al Viaggio per il Mondo con lo Zoo di Napoli, ed in particolare in questi giorni dedicato all’Oceania, con l’approfondimento didattico sugli Emù, uccelli sociali dalla pelle blu.
E’ già il secondo cammello che nasce allo Zoo di Napoli