risorse finanziarie destinate alle assunzioni relative agli anni 2015, 2016, 2017 e 2018.
A concorso, scaglionati nel triennio, i primi 1000. Di questi, l’80% circa sono riservati ai sanitari, tra medici e gli infermieri, gli altri al personale amministrativo ai vari livelli.
Con il Governo si lavora per aumentare il numero.
Questi posti si uniscono alle 1.118 assunzioni decretate dal Commissario ad acta nel mese di marzo scorso per effetto della deroga parziale al blocco del turn over, in considerazione della valutazione positiva espressa dal Comitato Permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza e a seguito del rispetto dell’obiettivo di risparmio realizzato dal Servizio Sanitario Regionale della Campania, che nel 2014 ha registrato un costo del personale inferiore di 350 milioni di euro circa al tetto previsto dalla normativa vigente.
In totale, al momento sono oltre 2.100 i posti che verranno occupati nella sanità, tra sblocco parziale del turn over e stabilizzazione dei precari.
La nota commissariale è stata emanata a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile scorso del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che disciplina le procedure dirette alla stabilizzazione del personale precario negli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Il DPCM declina in modo particolare le fonti normative di riferimento, l’esatta individuazione dei destinatari e l’arco temporale di riferimento entro il quale definire le procedure in parola, prevedendo il termine finale al 31.12.2018.
Il decreto, per il Commissariato ad acta, costituisce un passo concreto per offrire risposte precise alle aspettative di tutti quegli operatori che da tempo contribuiscono in modo decisivo ad assicurare i livelli essenziali di assistenza in una regione che da troppo tempo sopporta un crescente depauperamento delle dotazioni organiche.
Alla luce di tale impianto normativo, la Struttura commissariale ritiene evidente la necessità, peraltro disciplinata nell’art. 4 dello stesso decreto, di procedere alla proroga dei contratti a tempo determinato fino al 31.12.2018 con il primario intento di non provocare soluzioni di continuità nell’erogazione dei servizi essenziali di assistenza e di consentire agli aventi diritto di continuare ad assicurare all’offerta sanitaria in Campania il loro know how nelle more della definizione delle procedure di stabilizzazione.