Daniele Salvagno e il direttore generale di Unaprol, Pietro Sandali. Complessivamente sono stati nove gli oli premiati per il 2015, suddivisi nelle tre categorie del concorso: fruttati leggeri, fruttati medi e fruttati intensi.
La Sirena d’Oro tra i fruttati leggeri è stata vinta dall’Oliviera Sant’Andrea con l’Igp Toscano. Sirena d’argento all’azienda agricola Marfuga, con la Dop Umbria Colli Assisi-Spoleto, e Sirena di bronzo al Frantoio Pruneti con la Dop Chianti Classico.
Per i fruttati medi, si è aggiudicata la Sirena d’Oro la cooperativa Olivicoltori Valle del Cedrino con la Dop Sardegna. L’azienda agricola Pietrabianca, con la Dop Cilento, ha vinto invece la Sirena d’argento, mentre Le Tre Colonne, con la Dop Terra di Bari (Bitonto), ha ottenuto la Sirena di bronzo.
E’ della Dop Terra di Bari (Bitonto) la Sirena d’Oro nella categoria fruttati intensi, vinta dall’azienda agricola De Carlo. La Sirena di argento e la Sirena di bronzo sono state conquistate da due aziende della Dop Monti Iblei (Monte Lauro): rispettivamente l’azienda agricola Terraliva e la cooperativa agricola Agrestis.
L’edizione 2015 del Sirena d’Oro si è svolta in un’annata caratterizzata da una forte flessione della produzione nazionale di olio extravergine di oliva, causata dagli anomali fenomeni atmosferici degli ultimi mesi del 2014, in aggiunta ad altri eventi straordinari come le malattie e gli attacchi parassitari che hanno aggredito le piante di olivo.
“La fama dell’olio extravergine Made in Italy la si deve anche all’intuizione di imprese olivicole che hanno adottato il territorio come leva competitiva e di differenziazione del prodotto sul mercato”, ha dichiarato il deputato pugliese, Colomba Mongiello. “Un impegno che il Parlamento ha voluto difendere con la legge “salva olio” e con interventi mirati di supporto all’innovazione produttiva e alla commercializzazione”.
Promuovere le eccellenze italiane, ha sostenuto il parlamentare campano Paolo Russo, rappresenta una missione ancora più significativa, in quanto l’olio è frutto di una tradizione agricola che tramanda qualità ed esperienza che la politica deve tutelare con norme e provvedimenti che ne migliorino la competitività e in difesa di criminali fenomeni di plagio e contraffazione”. Di qui l’importanza del Sirena d’Oro, ha sottolineato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo. “Quest’anno il concorso assume un valore particolare alla luce del dramma vissuto dagli olivicoltori italiani”.
Secondo dati Unaprol, il fatturato all’origine del comparto certificato ammonta a 84,4 milioni di euro, di cui 54 milioni sono stati realizzati sui mercati esteri. Il mercato al consumo sul mercato italiano è invece di circa 62 milioni di euro. Le aziende vincitrici del Sirena d’Oro saranno premiate il prossimo 30 aprile, a Sorrento, in occasione della manifestazione “I Valori del Territorio”, in programma nella città costiera fino al 3 maggio. L’evento prevede percorsi del gusto nel centro cittadino, con protagoniste pietanze della Dieta Mediterranea proposte in abbinamento con gli oli Dop e Igp.
Eduardo Cagnazzi