South, che si trova a circa 2.300 metri di profondità d’acqua, è stato sviluppato attraverso due pozzi sottomarini collegati alla vicina piattaforma di produzione del campo Lucius, operata da Anadarko, distante circa 6 chilometri. La produzione giornaliera sarà di 10 milioni di metri cubi di gas e 2.250 barili di idrocarburi liquidi, per un totale di circa 52.000 barili di olio equivalente (boe).
La piattaforma di Lucius ha una capacità giornaliera di produzione di 80.000 barili di olio e di 13 milioni di metri cubi di gas, di cui 10 milioni riservati alla produzione di Hadrian South. Quando entrambi i pozzi di Hadrian South produrranno a regime, la quota di produzione giornaliera di Eni sarà di circa 16.000 boe. Eni possiede una quota del 30% in Hadrian South. ExxonMobil è l’operatore con una quota del 46,7%, mentre Petrobras detiene il 23,3%.
L’area che include i campi Lucius e Hadrian South, denominata “Greater Hadrian‘, fornisce un importante contributo alla produzione netta di Eni con un picco pari a circa 20.000 boe al giorno. Hadrian South è il terzo key start-up degli 11 previsti nel 2015, come annunciato nel Piano Strategico 2015-2018 della società. Negli Stati Uniti, Eni detiene partecipazioni in 200 concessioni nel Golfo del Messico e in 530 concessioni in aree non convenzionali (shale gas e shale oil) nell’onshore del Texas.
Inoltre Eni detiene partecipazioni in 100 concessioni nel North Slope dell’Alaska, inclusi il 100% del campo a olio di Nikaitchuq e il 30% del campo a olio di Oooguruk. L’attuale produzione totale netta giornaliera di Eni negli Stati Uniti è di circa 100.000 barili di olio equivalente, di cui il 75% in qualità di operatore.