che scalano il porto lagunare.
L’accordo, unico nel suo genere, fa di Venezia il porto più “green” del Mediterraneo consentendo, dal 2007 ad oggi, di abbattere in misura rilevante gli inquinati emessi nell’aria.
Così come è stato verificato dall’ARPAV nelle sue ultime rilevazioni, il Blue Flag ha consentito di abbattere le emissioni le polveri sottili (PM) del 60% e del 96% le SO2 in manovra se, invece, si considerano assieme sia le fasi di stazionamento che di manovra l’abbattimento risulta essere del 46% per PM e del 91% del SO2.
Il Blue Flag prevede che ogni nave in arrivo a Venezia utilizzi – da prima dell’ingresso in Laguna e fino a tutto il periodo di stazionamento in banchina - carburanti a basso contenuto di zolfo (0.1%). Si tratta di un limite molto più restrittivo rispetto a quanto stabilisce la normativa italiana che prevede attualmente per le navi l’uso di carburanti con una percentuale di zolfo inferiore al 3.5%, limite che sarà abbassato allo 0.5% solo a partire dal 2020.
L’edizione 2015 prevede una novità, le compagnie potranno anche introdurre l’impiego degli “scrubber” ai camini delle loro navi, si tratta di particolari filtri che consentono di intrappolare gli inquinanti e abbattere le emissioni.