In esecuzione di un provvedimento di perquisizione e sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di atti e documenti, sono scattate una serie di concomitanti attività di
controllo che hanno interessato un centro di formazione e di addestramento del personale marittimo, il domicilio dei relativi titolari e due strutture alberghiere della zona, sempre riconducibili ai proprietari dell’attività.
Le verifiche sono scaturite a seguito di un’ampia e articolata attività di indagine portata avanti negli scorsi mesi dagli uomini della Guardia Costiera sotto il coordinamento della Autorità Giudiziaria competente, e mirano ad accertare la regolarità della documentazione amministrativa e delle procedure di rilascio e registrazione delle certificazioni dei marittimi, per abilitare all’imbarco sulle unità mercantili in ottemperanza alle norme internazionali che regolano il settore marittimo.
Nel corso delle operazioni, che hanno visto impegnati 27 militari provenienti dalle Capitanerie di porto di Civitavecchia, Roma e Anzio, coordinati dalla Direzione Marittima del Lazio, sono stati sequestrati circa 5.000 certificati professionali emessi dal centro di addestramento negli ultimi due anni, i fascicoli individuali dei marittimi (contenenti informazioni in merito alle attestazioni e agli esami conseguiti), i registri delle prenotazioni e di frequenza nonché le schede di presenza ai corsi.
Hanno inoltre formato oggetto di sequestro n° 4 computer, alcuni supporti informatici e gli elenchi delle presenze negli hotel che avrebbero ospitato i frequentatori dei corsi.