costantemente sugli avversari, riducendo di oltre 100 miglia il distacco, ma soprattutto, hanno avuto vento più fresco e si sono posizionati meglio per i giorni a venire. 48 ore e la strategia”nordista” dell'equipaggio femminile e degli olandesi, si sta dimostrando non solo astuta ma anche lungimirante. Il gruppo dei “sudisti” composto da Abu Dhabi Ocean Racing, seguito a un'incollatura da MAPFRE, dai giovani di Team Alvimedica con l'italiano Alberto Bolzan e dai franco/cinesi di Dongfeng Race Team, invece, ha deciso di rimanere compatto, forse anche per considerazioni di classifica.
Di certo, e a sentire le dichiarazioni da bordo di oggi, il quartetto cambierebbe volentieri di posto con Team Brunel e Team SCA, che hanno sempre avuto vento fresco e hanno recuperato un centinaio delle miglia di distacco. La rotta che hanno scelto i fuggitivi, li porta a coprire circa 300 miglia in più, ma grazie all'aria migliore potrebbe catapultarli in testa al gruppo.
Vero è che mancano ancora meno di 4.600 miglia all'arrivo ad Auckland, ma altrettanto importante è il fatto che fra circa una settimana la flotta convergerà nuovamente nell'area delle calme equatoriali del Pacifico settentrionale, uno dei punti chiave della quarta tappa. Sembra che sia proprio questo l'elemento alla base dell'opzione presa dagli equipaggi guidati dalla britannica Sam Davies e dall'esperto olandese Bouwe Bekking.
Per l'equipaggio completamente femminile di Team SCA, in modo particolare, i prossimi giorni saranno fra i più importanti dall'inizio del giro del mondo a vela, partito lo scorso ottobre da Alicante. Per le tre tappe precedenti, infatti, le veliste sulla barca magenta sono state quasi sempre costrette a rincorrere gli avversari, in molti casi con maggiore esperienza, e questa potrebbe essere un'occasione d'oro per loro per lasciare il segno in una tappa oceanica. Ma dovranno essere pazienti, perché non sarà prima di una settimana che potranno constatare se la loro puntata sia stata vincente.