Giuliano Gallanti presidente AP di Livorno |
(2014-2020) - Horizon 2020, la collaborazione tra imprese e un sistema della ricerca per l'elaborazione di studi che rispondano alle esigenze di innovazione e competitività; Capofila di COP è il terminalista TDT; faranno parte della squadra anche due organismi di ricerca: il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT, che raggruppa 37 università italiane attive nell’area generale dell’ICT) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Pisa (INFN). A reggere le fila, l’Autorità Portuale, il cui ruolo è stato fondamentale nella fase di elaborazione e start up del progetto.
«Siamo convinti che Cloud of Ports abbia i requisiti per essere approvato dalla Regione Toscana, l’obiettivo è fornire alla realtà portuale un ottimo spunto per l’innovazione dei processi»- ha detto il responsabile di ricerca al CNIT e coordinatore del progetto Cloud of Ports, Paolo Pagano, che, assieme alla dirigente Sviluppo e Innovazione dell’Authority, Antonella Querci, è anche responsabile della convenzione di ricerca tra APL e CNIT.
«COP – ha aggiunto Pagano – mira alla realizzazione di un centro di servizi e controllo per il cluster dei porti toscani ed è un tassello fondamentale di quel grande mosaico che è il piano di sviluppo strategico per l’ICT, promosso dall’Apl in tutte le sedi internazionali e locali».
«Non si può fare una seria pianificazione sui trasporti senza ragionare dell’innovazione tecnologica – è il commento a caldo del presidente dell’APL, Giuliano Gallanti - chi crede che con il solo raddoppio delle infrastrutture a banchina si possa produrre occupazione, sbaglia; la mera logica delle grandi opere non è sufficiente, occorre acquisire la consapevolezza che soltanto dosi massicce di innovazione possono produrre incrementi di produttività e velocizzare i processi operativi all’interno di un terminal»