un ulteriore calo del PIL nel Mezzogiorno e con deboli segnali di ripresa solamente negli ultimi mesi, la banca ha chiuso il bilancio 2014 con un utile di 99,5 milioniche si confronta con il risultato netto negativo di 449,4 milioni dello scorso esercizio. Si ricorda che sul risultato 2013 avevano pesato le “rettifiche di valore sull’avviamento e delle altre attività intangibili (al netto dell’effetto fiscale)”.
Al netto di tale componente straordinaria edegli oneri di integrazione e incentivazione all’esodo, l’utile normalizzato 2014 sarebbe stato pari a 102,7 milioni contro i 61,9 milioni del 2013 (+62%). Il risultato della gestione operativa si è attestato a 509,3 milioni, in flessione del 4,2% rispetto al 2013, a seguito del calo dei proventi operativi netti (-17,8 milioni) e dell’incremento dello 0,7% degli oneri operativi (4,7 milioni).
Fra i proventi operativi netti, il buon andamento delle commissioni nette (+29,2 milioni +6,8% rispetto al 2013), ha parzialmente compensato la flessione registrata negli altri aggregati. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 173,2 milioni e registra un incremento di 56,6 milioni (+48,6%) rispetto allo scorso esercizio, a seguito dei minori importi accantonati per i fondi per rischi e oneri (20,2 milioni nel 2014, contro i 44,5 milioni del 2013) e per le rettifiche nette su crediti (315,9 milioni nel 2014, contro i 370,7 milioni del 2013). Nel 2014 la Società ha registrato impieghi pari a 17.147milioni di euro, in flessione dell’1,2% rispetto all’esercizio precedente.
Nonostante il difficile contesto economico, il Banco, insieme al Gruppo di appartenenza, ha proseguito la propria azione di sostegno al tessuto economico meridionale. E’ da rilevare che, nelle regioni presidiate dal Banco di Napoli, il Gruppo Intesa Sanpaolo è presente anche con società specializzate quali Intesa Sanpaolo Personal Finance e Mediocredito.
Il totale delle attività finanziarie della clientela si è attestato a 47.915 milioni di euro in lieve crescita, +0,3%, rispetto ai 47.789 milioni di eurodell’esercizio precedente: la raccolta diretta è pari a 22.515 milioni di euro (-0,6% rispetto all’esercizio precedente) e la indiretta (esclusa clientela istituzionale)cresce a 25.400(+1%). Al 31 dicembre 2014 la Banca ha registrato un incremento dei crediti deteriorati, al netto delle rettifiche, dell’1,9%, rispetto all’analogo periodo 2013. Il grado di copertura delle attività deteriorate migliora, passando dal 52,3% del 2013 al 55,1% del 2014.
Rispetto a dicembre 2013, le sofferenze lorde del Banco di Napoli aumentano dell’11%, contro un analogo dato di sistema a livello nazionale del 17,8% . Il Common Equity Ratio si attesta al 17,47% . Il numero dei clienti del Banco nelle quattro regioni del Mezzogiorno continentale in cui opera (Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) è ulteriormente cresciuto nel 2013, superando quota 2.115.000.