dall’Assemblea dei Soci del maggio dello scorso anno. Come dichiara, è una decisione sofferta e irrevocabile: “Ho scelto con dolore le dimissioni, perché lo ritengo un passo necessario per il futuro di UCINA, che auspico potrà essere più forte, unitaria e concentrata sul bene comune. E’ un momento di crisi in cui bisogna saper reagire con rapidità: la strada che ho cercato di intraprendere in questi mesi andava in questa direzione, ma ho maturato il convincimento che sia mancato in UCINA quel confronto proattivo e positivo necessario per poter dare attuazione al mio Programma.
Assicuro la mia disponibilità a collaborare da oggi con il Consiglio Direttivo e la Commissione Saggi per l’individuazione di una figura che possa proseguire, con decisione e consenso, un progetto finalizzato ad una rinnovata convergenza di interessi in Associazione”. Ai sensi dello Statuto dell’Associazione è previsto che, entro novanta giorni, venga convocata una Assemblea per eleggere il nuovo presidente. In questo tempo, rivestirà il ruolo vacante il vicepresidente più anziano in carica, ovvero Lamberto Tacoli.
Il Consiglio Direttivo, preso atto dell’irrevocabilità della decisione, ha ringraziato il Presidente Perotti per lo straordinario impegno con cui si è dedicato all’Associazione in un momento particolarmente gravoso per il comparto. Ha proceduto quindi alla nomina della Commissione Saggi che presenterà, dopo un’ampia attività di consultazione degli Associati, al Consiglio direttivo una o più candidature alla presidenza, da proporre all’Assemblea. Sono stati chiamati alle funzioni di Saggi i Consiglieri Barbara Amerio, Corrado Salvemini e Ferruccio Villa. Ai lavori partecipano il Presidente del Collegio dei Revisori Franco Dodero e il Presidente del Collegio dei Probiviri Saverio Cecchi. In questi mesi l’industria nautica italiana si è dimostrata ancora una volta leader nel mondo conquistando il primato degli order book e la sua capacità di ideare, progettare, costruire ne fa un paladino del Made in Italy cui non è possibile rinunciare. “Per restare in questa posizione – conclude Massimo Perotti – UCINA ha bisogno di mantenere unità di intenti e un percorso comune a tutti i Soci che sappia essere un messaggio forte e unitario sia nei confronti del nostro mercato nazionale, che ha bisogno di essere ricostruito, sia di quello internazionale dove non possiamo perdere la posizione che la nautica italiana ha saputo conquistarsi”.