per il trasporto passeggeri. Un fondo notevolmente rimpinguato dopo il passaggio definitivo alla Camera della legge di stabilità: dagli iniziali 700 milioni si è passati allo stanziamento di un miliardo di euro per il quinquennio 2015-2019. Una manovra che consentirà l’acquisto di almeno 7.500 bus nuovi, su una flotta di circa 40mila autobus; un provvedimento atteso dalle aziende del trasporto pubblico locale che toglie dalla strada tutti i bus più inquinanti, gli euro 0 e euro 1.
“Finalmente è arrivato il piano pluriennale di investimenti per gli autobus che tutti gli operatori della mobilità e l’industria del settore chiedevano da anni”, ha dichiarato Massimo Roncucci, presidente di Asstra, l’associazione nazionale che raggruppa tutte le aziende del trasporto pubblico su gomma e su ferro. “E’ una manovra che consente una svolta reale per il trasporto pubblico locale del paese, che dà la possibilità a 15 milioni di persone al giorno di poter viaggiare ed utilizzare gli autobus di linea. Ce n’era un gran bisogno, perché dopo anni di investimenti ridotti a zero eravamo tornati ad essere il fanalino di coda in Europa con un parco autobus con una età media di 12 anni contro i 7 anni degli altri paesi europei”, ha aggiunto Roncucci. Per il presidente di Asstra la pesante crisi che incombe sul settore e sulle singole imprese del trasporto pubblico locale si può affrontare solo partendo dalla convinzione che il “sistema della mobilità costituisce un’opportunità imperdibile per lo sviluppo delle collettività locali e per la ripresa economica del paese. Questa convinzione dovrebbe uniformare le scelte e le azioni di tutti i soggetti coinvolti, operatori, regolatori e azionisti delle imprese, con una assunzione di responsabilità totale da parte di ognuno secondo il ruolo che ciascuno è chiamato a svolgere”.Alcuni numeri evidenziano l’importanza strategica del sistema Tpl italiano: circa 15 milioni di persone al giorno movimentate, 9 miliardi di euro di fatturato, 110 mila addetti, di cui circa 85 mila delle sole imprese pubbliche, 160 aziende a partecipazione pubblica di cui 129 sono quelle che svolgono direttamente il servizio.
Ma tra i comparti a rilevanza economica, il trasporto è quello che oggi mostra le maggiori difficoltà in quanto è strutturalmente più dipendente dalle risorse pubbliche. Ed è anche, tra i servizi a rilevanza economica, quello che produce il livello più alto di perdite (300 milioni di euro) anche se si concentrano in gran parte in poche imprese.
Eduardo Cagnazzi