logiche dei lobbisti e dei poteri forti”. Al ministero dei trasporti le riforme non sono gradite e hanno il sapore della restaurazione di vecchie logiche. Sulle concessioni autostradali il ministro Lupi mostra tutta la sua incapacità, o ancora peggio la non volontà, nello sciogliere uno dei nodi più antipatici che sta strangolando la mobilità in Italia. Cna-Fita denuncia, da tre anni a questa parte, come le nostre autostrade godano, ogni anno, di aumenti intollerabili per il trasporto professionale in conto terzi che così viene messo fuori mercato e vessato senza alternative di sorta.
"Lupi ci aveva promesso un triennio senza aumenti - ha dichiarato Cinzia Franchini presidente nazionale dell'associazione degli autotrasportatori artigiani - e ora scopriamo che si prepara a concedere incrementi dell'1,5%, percentuale che rimane molto al di sopra dell'inflazione, ferma allo 0,20. Come se tutto questo non bastasse, si trasforma la bre.be.mi., l'autostrada di soli capitali privati, in un'impresa a carico delle casse dello stato che, con lo stanziamento degli ultimi 300 e passa milioni inseriti nella legge di stabilità, porta la sua esposizione a favore dell'opera a oltre 1,8 miliardi di euro e con un’ autorità dei trasporti a cui hanno preventivamente “messo il bavaglio”,completamente impossibilitata ad intervenire su questi temi. Non parliamo poi - ha proseguito la presidente della Cna-fita - del rinvio concesso per sistemare e concedere i rinnovi delle concessioni senza nuove gare. Tutto ciò senza che i concessionari garantiscano al paese e agli operatori professionali, come grandi utenti, alcunché in un momento in cui si chiedono agli artigiani e ai veri imprenditori sacrifici enormi.
“Al mit si fa la voce grossa con i deboli e si china pavidamente lo sguardo quando si incrocia quello dei cosiddetti potenti – ha concluso la Franchini".Cna-fita ha fatto molte proposte e per il 2015 alzerà il livello di denuncia nella convinzione che su questi nodi la politica debba veramente cambiare verso.