un ulteriore appeal a quanti visiteranno la “Città dei Sassi’’ capitale europea della cultura per il 2019. E’ il valore aggiunto del “Marchio di qualità’’ che la Camera di commercio ha assegnato a 12 ristoranti e locali tipici locali: Da Mario, Baccanti, Kappador La finestra sui Sassi, Le Botteghe, Torre Spagnola, Terrazza Rivelli, Oi Marì, L’Abbondanza Lucana, Dalla Padella alla Brace, Trattoria Lucana, Casino del Diavolo, “Le Spighe’’ di Hotel del Campo. Il marchio realizzato con l’apporto dell’Istituto nazionale per le ricerche turistiche (Isnart), e l’apporto dell’azienda speciale Cesp, ha assunto per volontà dell’Ente camerale una nuova connotazione, per valorizzare la tipicità dei locali di ristorazione della città.
La certificazione del marchio di qualità ha fatto riferimento a vari parametri, che hanno determinato la certificazione finale attribuita dalla Commissione di Valutazione locale. Si inserisce in un progetto nazionale curato dall’Istituto nazionale di ricerche turistiche (Isnart), per stimolare il miglioramento dell’offerta nelle diverse tipologie di strutture. “L’attribuzione del marchio di qualità ai ristoranti tradizionali materani – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli - rafforza un percorso avviato con la lunga esperienza avviata dal nostro Ente con Isnart nel settore turistico e con quanto stiamo facendo per i progetti Dieta Mediterranea e Mirabilia.
Tutto questo contribuirà a migliorare ulteriormente l’offerta e l’identità della filiera della ristorazione, con l’obiettivo di estenderla sull’intero territorio provinciale. Questo introduce una cultura nuova, ambiziosa, per quanto si sta facendo con l’offerta per Matera 2019’’. Le strutture che ottengono il Marchio vengono inserite in un circuito promozionale di portata nazionale ed internazionale, che varia dalla presenza alle più rappresentative fiere di settore a canali multimediali, ai social network nonché a guide di settore.
Temi approfonditi con dati statistici e utili suggerimenti per gli operatori, invitati a fare rete e a investire nell’innovazione dal direttore generale dell’Isnart Giovanni Cocco e dal responsabile area Sud dell’Istituto di ricerche Francesco Favia. Una sfida raccolta dall’Ente camerale e dai rappresentanti delle associazioni professionali, che hanno portato confermato l’impegno degli operatori a fare sistema nella filiera.