Con l'avvento delle moderne Portacontainer da 14.000 / 18.000 teu.
l'Alto Adriatico rischia l'emarginazione.
Come qualcuno afferma l'attuale citata corsa al gigantismo navale, sarà pure un'operazione messa in campo da alcuni Armatori e Terminalisti per tentare furbescamente di escludere i Porti minori dalle principali rotte internazionali, questa operazione potrà pure dare fastidio poiché rischia di emarginare sia la portualità Italiana che sopratutto quella dell'Alto Adriatico, ma non illudiamoci che questa linea di tendenza si possa contrastare soltanto con le chiacchiere poiché gli artefici dell'operazione avendo investito ingentissime risorse in Porti e Vettori, cercheranno in tutti i modi di materializzare i preventivati ritorni economici.
Se vogliamo realmente incidere sulle citate presunte strategie messe in campo da Armatori/Terminalisti e far si che i moderni Vettori possano approdare in futuro anche nei nostri Scali, bisogna essere ben coscienti che nell'Alto Adriatico dobbiamo essere in grado di pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici almeno un moderno Terminal Contenitori, che per dimensioni numero degli ormeggi e potenzialità delle attrezzature ci consenta di poter movimentare annualmente qualche milione di Teu., ed assecondare quindi le crescenti esigenze della Logistica e della Portualità del terzo millennio.
Soltanto in questo modo l'Alto Adriatico potrà recuperare un significativo ruolo nei confronti dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo relativi all'interscambio Euro Asiatico, sfruttando finalmente a dovere sia le notevoli potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico e la strategicità della Regione F.V.G. che i profondi fondali del Golfo di Trieste, caratteristiche che sarebbero certamente in grado di far risparmiare a detti flussi ben 4.000 miglia ( 5 + 5 giorni di navigazione ) nei confronti delle rotte tra l'oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa e quindi forse potremmo tentare di materializzare quello che per ora rimane un nostro semplice sogno "spostare un po' più a sud" il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario.
Brunello Zanitti Giuliano
l'Alto Adriatico rischia l'emarginazione.
Come qualcuno afferma l'attuale citata corsa al gigantismo navale, sarà pure un'operazione messa in campo da alcuni Armatori e Terminalisti per tentare furbescamente di escludere i Porti minori dalle principali rotte internazionali, questa operazione potrà pure dare fastidio poiché rischia di emarginare sia la portualità Italiana che sopratutto quella dell'Alto Adriatico, ma non illudiamoci che questa linea di tendenza si possa contrastare soltanto con le chiacchiere poiché gli artefici dell'operazione avendo investito ingentissime risorse in Porti e Vettori, cercheranno in tutti i modi di materializzare i preventivati ritorni economici.
Se vogliamo realmente incidere sulle citate presunte strategie messe in campo da Armatori/Terminalisti e far si che i moderni Vettori possano approdare in futuro anche nei nostri Scali, bisogna essere ben coscienti che nell'Alto Adriatico dobbiamo essere in grado di pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici almeno un moderno Terminal Contenitori, che per dimensioni numero degli ormeggi e potenzialità delle attrezzature ci consenta di poter movimentare annualmente qualche milione di Teu., ed assecondare quindi le crescenti esigenze della Logistica e della Portualità del terzo millennio.
Soltanto in questo modo l'Alto Adriatico potrà recuperare un significativo ruolo nei confronti dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo relativi all'interscambio Euro Asiatico, sfruttando finalmente a dovere sia le notevoli potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico e la strategicità della Regione F.V.G. che i profondi fondali del Golfo di Trieste, caratteristiche che sarebbero certamente in grado di far risparmiare a detti flussi ben 4.000 miglia ( 5 + 5 giorni di navigazione ) nei confronti delle rotte tra l'oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa e quindi forse potremmo tentare di materializzare quello che per ora rimane un nostro semplice sogno "spostare un po' più a sud" il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario.
Brunello Zanitti Giuliano