della Filt - che ai 440 licenziati finali andrebbero aggiunti coloro che hanno accettato di uscire dall’azienda solo perché sicuri di essere licenziati. A questi numeri inoltre vanno sommati altrettanti 500 ancora in buona parte da ricollocare”.
Secondo Cortorillo “servirebbe anche un piano per favorire il reimpiego di tutti gli esuberi”. “Al Ministro vorremmo anche chiedere - sottolinea infine il segretario nazionale della Filt - se non ritiene opportuno mettere al centro dell’azione del governo la crisi di molte imprese del trasporto aereo che sta determinando un numero di licenziamenti di alcune migliaia di lavoratori”.