Le ultime ore di navigazione sono passate con relativa calma per la flotta della Volvo Ocean Race, impegnata nella seconda tappa, partita lo scorso mercoledì' da Città del Capo destinazione Abu Dhabi. La nota più evidente è che le barche sono entrate in una zona di vento più leggero e quindi il gruppo si è compattato. Tanto che dal leader Team Brunel al
settimo equipaggio, Team SCA, sono meno di 23 le miglia. Ma è arrivato anche il momento delle scelte, i leader provvisori optano per l'est, mentre Abu Dhabi Ocean Racing e Team Vestas Wind scommettono sull'ovest. Le prossime dodici ore saranno cruciali. L'unico Volvo Ocean 65 che ha una maggiore separazione lateralmente, è Abu Dhabi Ocean Racing, ossia il primo ad aver strambato durante la notte di sabato e che si è spostato un poco a sud, mentre gli altri sono rimasti tutti sulla stessa linea. In ogni caso, si è assistito a una compressione e a una notevole diminuzione delle velocità. Sebbene per il momento la scelta di Abu Dhabi Ocean Racing sia servita a riportare più sotto la barca gialla guidata dallo skipper britannico Ian Walker, questi rimane cauto. “Stiamo navigando nell'angolo sud-occidentale dell'alta pressione e il vento scenderà in fretta. Le prossime dodici ore saranno molto lente e la flotta si compatterà ancora di più.” ha dichiarato Walker. “Il primo che riuscirà ad uscire dalla zona dell'alta pressione troverà un flusso di vento che lo aiuterà ad allungarsi verso Nord.”Il gruppetto di testa è sempre guidato dagli olandesi di Team Brunel, con lo skipper Bouwe Bekking. “Siamo in testa da quasi un giorno, ma non stiamo certo festeggiando. E' bello essere in questa posizione” ha detto da bordo Johnny Poortman “ma siamo solo all'inizio, adesso ci aspetta una zona senza vento, dove si possono perdere miglia con facilità.” Sulla barca di Bekking l'esperto navigatore Andrew Cape, alla sua sesta Volvo Ocean Race concorda dicendo che: “E' una situazione complessa, se sei davanti sei bravo, se perdi è sfortuna. E, a proposito, siamo in regata da cinque giorni e siamo ancora alla stessa altezza di Città del Capo!”