life science, ict/web/digital, energie rinnovabili, innovative made in Italy. La piattaforma, denominata UniCredit Start Lab, seleziona le start up più innovative attraverso un rigoroso processo di scouting e valutazione supportato da commissioni composte da imprenditori, investitori professionali, manager e tecnici. Le start up selezionate avranno accesso a percorsi di formazione, attività di mentorship, servizi di incubazione e possibilità di effettuare incontri con imprenditori e investitori a fini commerciali o di investimento.
“UniCredit Start Lab” prevede anche la possibilità di investimento, da parte di UniCredit, fino a 250.000 euro per start up. Altro progetto interessante, finalizzato favorire l’export delle imprese del territorio, è “Go International”, un master di formazione per la crescita nei mercati esteri, internazionalizzazione e marketing strategico sui mercati internazionali, al fine di preparare i giovani imprenditori nella sfida più importante di questi anni: il confronto con i mercati esteri.
“Questa nuova iniziativa - ha affermato Franco Felici, Deputy regional manager per il Sud Italia di UniCredit, agli imprenditori napoletani convenuti a Città della Scienza - offre ai giovani imprenditori un corredo di informazioni ampie, oggettive e qualificate, così da arricchire il loro bagaglio di conoscenze utili nella fase di avviamento o consolidamento della loro attività, con un occhio di riguardo anche ai processi di internazionalizzazione. In questo periodo storico, infatti, è fondamentale riuscire a sostenere le imprese fin da subito nella ricerca dei mercati esteri più promettenti nel loro settore, perché il percorso di apertura commerciale oltre i confini nazionali è oggi fondamentale come strategia di crescita nel medio-lungo termine. In questo senso, crediamo che sia stata una giornata molto utile perché è stata pensata proprio per supportare i giovani del territorio che hanno capacità imprenditoriali e incentivare la creazione di nuovo lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno, territorio pieno di ragazzi brillanti che possono trovare però nel loro percorso difficoltà ad emergere”.
Eduardo Cagnazzi