salto verso una possibile quotazione a piazza Affari. Sono la toscana Aboca (farmaceutica e biotecnologie) creata nel 1978 da Valentino Mercati, Adler Group (componentistica per automobili) dell’imprenditore napoletano Paolo Scudieri, AiroOn (software e servizi informatici), Alessandro Rosso group (tempo libero), Alphiah (energia alternativa), Amut (ingegneria industriale), ATT Angelantoni (industria aerospaziale), Antares, Ducati Energia, la trentina Aquafil (chimica), Silvian Heach (moda), Bat (azienda veneta di prodotti per l’edilizia), Rimorchiatori Riuniti di Genova, Arioli group, Antares, Ase-Aerospace electronics system, Assist, Az holding, Bassilichi e Bauli, ammesse al programma Elite, la piattaforma unica di servizi integrati pensata per i progetti di crescita delle piccole e medie imprese.
Un percorso creato da Borsa Italiana e London Stock Exchange group in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico, l’università Bocconi, Abi, Simest, Sace, Confindustria e Fondo italiano per gli Investimenti.
L’obiettivo è ambizioso: accedere alle competenze industriali, finanziarie ed organizzative per vincere la sfida dei mercati internazionali, fino alla possibile quotazione in Borsa. Fino ad oggi sono 150 le aziende italiane ammesse al programma, 40 gli investitori di private equity e di debito che partecipano all’iniziativa e che affiancano le imprese.
Tutte fanno parte dell’eccellenza imprenditoriale italiana, con spiccate capacità di innovare e creare occupazione anche nel proprio territorio; aziende che vanno in controtendenza rispetto all’attuale contesto del Paese ed in grado di imporsi come futuri leader nazionali.
Non tutte però possono percorrere questa strada: sono questi infatti i requisiti alla base dell’ammissione al progetto Elite: un fatturato superiore a 10 milioni di euro, un risultato operativo superiore al 5% del fatturato, utile netto positivo, un programma di crescita reale.
“A due anni dal lancio, Elite continua a creare valore alle aziende, inserendole in un circuito ancora più internazionale”, dichiara Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana. Eduardo Cagnazzi