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Riccardo Fuochi |
Si è svolta il 6 Ottobre la Conviviale del Propeller Milano che ha ospitato una nutrita delegazione del porto di La Spezia guidata da Lorenzo Forcieri, Presidente dell’Autorità Portuale de La Spezia e che vedeva fra gli altri il Direttore dell’Agenzia delle Dogane de La Spezia, Elvio La Tassa e il Presidente degli Spedizionieri Spezzini, Alessandro Laghezza. Nell’introdurre la serata,il Presidente del Propeller Milano,
Riccardo Fuochi, ha dichiarato:
” Siamo felici di ospitare il Porto di La Spezia; l’approccio degli operatori spezzini si sposa molto con il modo di lavorare degli imprenditori di Milano e della Lombardia Il plus rappresentato dai collegamenti intermodali de La Spezia e le semplificazioni burocratiche sono asset importanti e contribuiscono ad avere un flusso di merci veloce ed organizzato: un vero esempio di sistema efficiente costruito per soddisfare le necessità della merce. La portualità italiana è una risorsa per il Paese e la best practice di La Spezia è da prendere ad esempio.
Questa serata segue le presentazioni del Porto di Genova e di Trieste e s’inserisce nel programma del Propeller Milano di offrire una piattaforma di visibilità nazionale per la logistica e l’economia marittima".
La parola è passata poi al Presidente Forcieri che, dopo aver ringraziato il sodalizio milanese, ha presentato le performances del
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Lorenzo Forcieri |
porto ed ha ricordato come quello della Spezia sia uno dei porti più efficienti d’Italia e come si stia investendo molto in infrastrutture materiali e immateriali.
“Entro fine anno sarà operativo il sistema APNet – ha detto – che consentirà un ulteriore velocizzazione delle procedure attraverso il dialogo telematico fra tutti i soggetti”. Forcieri ha poi ricordato il primato della Spezia nell’aver sperimentato il preclearing, il sistema di sdoganamento in mare che ha consentito di dimezzare il dwell time da 5,5 a 2,5 giorni. “Grazie ai dragaggi oggi possiamo operare navi da 14mila teus e, attraverso ulteriori interventi, saremo presto in grado di consentire l’attracco anche alle navi da 16mila teus”.