sondaggio è stato rivolto prevalentemente ad imprenditori ed ha avuto come obiettivo quello di contribuire a comprendere meglio l’atteggiamento delle PMI italiane sulla formazione continua e la percezione che si essa hanno gli imprenditori.
Ma anche di sensibilizzare, media, opinione pubblica, imprenditori sull'importanza della formazione continua come fattore di sviluppo delle imprese italiane, rilevando la potenziale ricaduta negativa per le imprese, a partire dai costi, di una non adeguata formazione o addirittura di una “non formazione”.
“FondItalia non è nuovo all’utilizzo di sondaggi rivolti alle imprese e a chi vi collabora. A volte porre le giuste domande stimola delle riflessioni in grado di animare la domanda su aspetti differenti della formazione, a partire dal possibile impatto sulla propria organizzazione e sul lavoratore e soprattutto sulla sua eventuale possibilità di ricollocamento." Ha dichiarato Egidio Sangue, Vice Presidente del Fondo.
“Nonostante la riconosciuta importanza della formazione e l’affermarsi di una crescente consapevolezza della sua rilevanza, sono molte le imprese che continuano a mostrare un atteggiamento passivo rispetto all’attivarsi della formazione” ha dichiarato Francesco Franco, Presidente di FondItalia.
“Anche l’adesione ad un Fondo ed un più facile accesso ai finanziamenti per la sua realizzazione non comporta sempre l’auspicabile variazione di atteggiamento da parte dei datori di lavoro. Eppure il XIV Rapporto sulla Formazione Continua a cura di Isfol ne sottolinea il potere: le imprese che hanno meglio reagito alla crisi sono state quelle che hanno mostrato capacità di innovare e al tempo stesso di investire in formazione, specialmente quella in grado di rappresentare un supporto ai processi di innovazione e di internazionalizzazione dei mercati”.