trasferte e uso degli striscioni: sono alcune delle norme previste dal decreto-legge n.119 del 22 agosto 2014 “Disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalita' e violenza in occasione di manifestazioni sportive, di riconoscimento della protezione internazionale, nonche' per assicurare la funzionalita' del Ministero dell'interno”, adottato dal Consiglio dei Ministri dell’8 agosto 2014.
Questi alcuni dei punti principali del decreto, in vigore dal 23 agosto (G.U. n. 194 del 22 agosto 2014): aumento della pena (reclusione da due a sei anni e multa da euro 1.000 a euro 4.000) in caso di frode, per chiunque offra o prometta denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva organizzata da enti sportivi riconosciuti dallo Stato e dalle associazioni ad essi aderenti, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione.
Se il risultato della competizione è influente ai fini dello svolgimento di concorsi, pronostici e scommesse regolarmente esercitati, la pena della reclusione aumenta fino a tre anni, come anche la multa; applicazione del DASPO (il Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) anche nei confronti dei soggetti che risultano condannati o denunciati non solo per i reati da stadio, ma anche per tutti i delitti contro l’ordine pubblico, nonché per i delitti di comune pericolo mediante violenza. rivisti i termini di durata del DASPO, stabilendo che la durata minima di tale divieto è di tre anni, mentre il provvedimento inibitorio ha una durata da un minimo di cinque ad un massimo di otto anni per quei soggetti che sono già stati destinatari di una analoga misura; in tema di striscioni negli stadi potranno essere puniti con DASPO anche coloro che introducano negli impianti sportivi, non solo cartelli e striscioni, ma anche altre scritte o immagini che incitino alla violenza. il divieto di trasferta può essere disposto, in caso di gravi episodi di violenza, dal Ministro dell’Interno, attraverso la chiusura del settore ospiti degli impianti sportivi in cui si svolgono gli incontri di calcio individuati in relazione al pericolo di turbativa dell’ordine pubblico.