tradizionale garantita), succede ad un altro italiano, Davide Civitiello. Con Civitiello il Trofeo Caputo e il titolo di campione del mondo erano ritornati a Napoli dopo otto anni di assenza. “Sono emozionato. Non ci credo” ha detto Valentino appena ha saputo della vittoria “Sono innamorato del mio mestiere, cerco di migliorare sempre la tecnica e uso solo prodotti campani di altissima qualità”.
L'evento, promosso dall'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, si è svolto a Napoli, sul Lungomare Caracciolo, ed è inserito nella manifestazione Pizza Village, che proseguirà fino al 7 settembre, animata da 50 pizzerie a cielo aperto. Antimo Caputo, amministratore del Molino Caputo e già presidente della Commissione Industria Agroalimentare dell’Unione degli Industriali, dichiara: “Siamo orgogliosi del successo di quest'evento, frutto del tour che abbiamo realizzato in tutto il mondo.
Un modo per promuovere Napoli, la pizza, le tecniche di lavorazione e gli ingredienti campani. Ci fa piacere vedere in costante aumento la partecipazione delle donne pizzaiole e la vittoria di una giapponese, in una delle categorie più importanti”. Nel corso del Campionato mondiale del Pizzaiuolo sono stati assegnati altri importanti premi come alla giapponese, Mayo Ota, giovane promessa del Sol Levante. Questa nazione rappresenta una vero e proprio vivaio di bravi pizzaiuoli con la 'u', qualità e maestria tutta napoletana. Non a caso, nel 2010, a portare a casa il titolo di campione del mondo è stato proprio un nipponico, tanto grato alla città da aggiungere al suo nome quello del suo mentore Pasquale Parziale, e diventando, così, Akinari Pasquale Makishima.
Quest'anno il Trofeo Caputo ha tenuto a battesimo il Trofeo delle Nazioni, che ha visto sfidarsi in ogni angolo del mondo i migliori pizzaioli locali. In finale per la Super Coppa sono arrivati a Napoli dal Portogallo, dal Brasile, dal Giappone, da Israele, da Taiwan e da Dubai. Ad aggiudicarsi i titoli sono stati, al primo posto, Paul Taiwan di Taiwan; al secondo posto l'israeliano Isaac Arma mentre al terzo posto si è piazzato il brasiliano Willian Alfredo. Eduardo Cagnazzi