italiano e affinché possa davvero realizzarsi la necessaria alleanza fra industria, cultura e turismo auspicata recentemente dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
È quanto emerso nel terzo incontro della rassegna “€conomia sotto l'ombrellone” svoltasi a Lignano Sabbiadoro e organizzato in collaborazione con Confindustria Udine: “Industria, cultura e turismo, un'alleanza necessaria per la ripresa italiana” era il titolo dell’appuntamento che ha visto protagonisti Damiano Ghini, responsabile del gruppo cultura di Confindustria Udine, Vico Meroi, assessore alla cultura del Comune di Lignano Sabbiadoro e Giuliana Quendolo, presidente della sezione turismo di Confindustria Udine. I tre relatori hanno parlato dei punti chiave sui quali stanno lavorando per rendere sempre più competitiva l’offerta turistico-culturale del Friuli Venezia Giulia, punti validi in tutto il nostro sistema-Paese.
«Per troppo tempo in Italia, diversamente da altri Paesi, –ha spiegato Damiano Ghini– si è pensato che l'industria fosse avulsa dal mondo della cultura e ancora oggi la burocrazia rende difficilissimo creare prodotti avanzati in collaborazione con le aziende». Il gruppo cultura di Confindustria Udine si è dato il compito di collaborare con tutti gli enti e associazioni culturali del territorio per creare una vera e propria ingegnerizzazione del prodotto culturale. «In Italia e nella nostra regione non ci manca alcunché –ha proseguito Ghini– per poterci arrivare, ma bisogna creare programmi pluriennali, e pacchetti in grado di attirare i turisti e proponendo molteplicità di esperienze, dall'albergo al museo, dal festival al ristorante, dalla spiaggia alla città d'arte». Dello stesso parere è Giuliana Quendolo, presidente della sezione turismo di Confindustria Udine: «Cultura e turismo potrebbero fare il salto necessario a diventare davvero settori trainanti della ripresa economica del Paese –secondo Quendolo– Il mondo turistico e alberghiero, infatti, ha estremo bisogno di pacchetti ben costruiti che uniscano le tante importanti offerte culturali che questo Paese e questa regione possono mettere in campo e riescano ad avere una forza attrattiva che superi i confini territoriali».