dell'Igp al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il Vice Presidente con delega alla valorizzazione del pomodoro pelato, Lino Cutolo, è stato nominato Coordinatore Provvisorio del Comitato e sarà affiancato da Pasquale D'Acunzi, Presidente del Consorzio di tutela del pomodoro San Marzano dell'Agro Nocerino-Sarnese Dop e da Francesco Saviano, componente della Giunta Anicav e già vice presidente dell'Associazione.
"L'avvio del percorso teso al riconoscimento del marchio di tutela Igp per il pomodoro pelato - sottolinea Cutolo - potrà spingere verso una crescita dei consumi e una ripresa del mercato di questa produzione di pregio che sta di anno in anno perdendo quote".Nel 2013 nel bacino del Centro-Sud Italia sono state prodotte più di 700.000 tonnellate di pomodori pelati, pari al 50% dei prodotti finiti ottenuti dalla trasformazione del pomodoro da industria. Più della metà della produzione di pomodoro pelato è destinata all'export. I consumi interni sono in continuo calo; nel 2013 i pomodori pelati rappresentavano solo il 16,6% delle vendite di tutti i derivati. Si assiste nel mercato interno ad un progressivo allontanamento dei consumatori dal pelato, a favore della passata ritenuta più comoda e pratica. Se infatti fino agli anni '80 il pomodoro pelato rappresentava più del 50% del consumo dei derivati del pomodoro, a fronte di circa il 10% della passata, oggi queste quote risultano invertite: il pelato si posiziona solo al terzo posto nelle preferenze dei consumatori con il 17% mentre la passata supera il 50%, seguita dalla polpa con il 25% delle quote di mercato in volume (dati IRI 2013). Il comitato nasce con l'obiettivo di rilanciare i consumi del pomodoro pelato intero e di valorizzarne e promuoverne le peculiarità, salvaguardando un prodotto che rappresenta da sempre il "Pomodoro conservato" e che rappresenta il grande gregario della cucina italiano nel mondo.