Enrico Panunzi |
Massimiliano Valeriani |
"L’integrazione dei servizi sociosanitari rappresenta un obiettivo fondamentale per il miglioramento dell’offerta assistenziale a vantaggio dei cittadini della Regione Lazio – dicono i due consiglieri regionali- e insieme all’indubbio beneficio per i pazienti, questa sperimentazione ha permesso di assegnare alle equipes Cure palliative e domiciliari delle Uoc di Ematologi ulteriori figure professionali aggiuntive quali medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali, risorse fondamentali per la realizzazione della stessa. Il progetto ha raggiunto e abbondantemente superato il complessivo obiettivo generale, su base annuale, di oltre 700 assistiti nel territorio regionale, tramite il mantenimento e l’implementazione del numero degli assistiti nella Provincia di Roma e, rispettivamente, nelle Province di Viterbo, Latina e Frosinone (a Rieti non è presente l’Uoc di Ematologia)".
"Oltre agli indiscutibili vantaggi di ordine sociale e agli effetti positivi sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie – proseguono Panunzi e Valeriani - sono stati raggiunti, attraverso questo modello assistenziale, benefici sia di carattere economico sia in termini di possibile riduzione di complicanze infettive da germi ospedalieri resistenti, vista la progressiva diminuzione del ricorso ai ricoveri ospedalieri. Quindi – conclude l’interrogazione – è valutare "l’opportunità di porre in essere una valutazione dei risultati conseguiti dall’implementazione del suddetto progetto e la possibilità che tale intervento possa rientrare nella rete dei servizi ad alta integrazione socio sanitaria, tanto da determinare la prosecuzione del progetto".